La raccolta differenziata con Rockard della Terra!

Alcuni pratici consigli per fare una corretta raccolta differenziata!

CURIOSITÀ BIOPLASTICA COMPOSTABILE

Il Consorzio Biorepack opera all’interno del sistema CONAI per la gestione a fine vita degli imballaggi in bioplastica compostabile certificati EN 13432: dalla promozione della loro etichettatura alla loro riconoscibilità; dal corretto conferimento da parte dei cittadini nella raccolta differenziata dell’umido domestico alla garanzia del raggiungimento degli obiettivi di riciclo attraverso il compostaggio.

La bioplastica compostabile è un materiale innovativo, studiato appositamente per gli imballaggi alimentari. Rappresenta un’alternativa sostenibile rispetto alla plastica tradizionale, perché può essere riciclata con i rifiuti umidi organici e trasformata in compost: un prezioso nutrimento per il nostro suolo. Infatti, una volta raccolti correttamente nella frazione umida organica, gli imballaggi in bioplastica certificata vengono trattati in impianti di compostaggio industriale. Ed è lì che prendono nuova vita: si trasformano in biogas e compost, un fertilizzante naturale utile per contrastare la desertificazione del suolo.


QUALCHE CURIOSITÀ SULLE BIOPLASTICHE COMPOSTABILI

  • Nel 2021 è stato correttamente riciclato nell’organico il 51,9% degli imballaggi in bioplastica compostabile immessi sul mercato, superando l’obiettivo fissato dalla legge del 50% entro il 2025.
  • Per disintegrarsi, un imballaggio in bioplastica compostabile impiega circa 90 giorni. Dopo appena 180 giorni si è già trasformato in compost, che, grazie alle sue proprietà organiche, fa risparmiare 4,4 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno.
COSA RACCOGLIERE
  • Buste della spesa
  • Sacchetti dell’ortofrutta
  • Piatti, bicchieri e vassoi compostabili
  • Pellicole estensibili, buste IV gamma, vaschette, retine, sacchi compostabili
  • Capsule compostabili per bevande e caffè
  • Bottiglie, flaconi, vaschette in espanso per gelati e altri imballaggi alimentari
  • sue proprietà organiche, fa risparmiare 4,4 milioni di tonnellate di CO2 ogni anno.
ALCUNE SEMPLICI REGOLE
  • DA CONFERIRE NELL’ORGANICO INSIEME A

    • Scarti di cucina
    • Avanzi alimentari
    • Residui vegetali di fiori e piante
    • Fondi di tè e caffè
    • Tovaglioli di carta sporchi di cibo

     

    ALCUNE SEMPLICI REGOLE

    • Usa solo sacchetti in bioplastica certificata compostabile per la raccolta dei rifiuti umidi organici.
    • Non usare i sacchetti in bioplastica compostabile per raccogliere carta, plastica, vetro, metalli o l’indifferenziato.
    • Ricicla tutti gli imballaggi in bioplastica certificata compostabile insieme alla frazione organica.
CURIOSITÀ SULL'ALLUMINIO

CIAL è il Consorzio Nazionale che si occupa in tutta Italia di avviare a riciclo gli imballaggi e i contenitori in alluminio che tutti noi usiamo in casa e che mettiamo in raccolta differenziata. Parliamo di: lattine per bevande, vaschette e scatolette per il cibo, anche quello degli animali, tubetti per prodotti sanitari e della cosmetica, bombolette spray, tappi, coperchi ed anche il foglio sottile di alluminio.
Il Consorzio opera da 25 anni e ha raggiunto risultati fra i migliori in Europa. Oggi la raccolta differenziata di questo prezioso metallo è attiva in 6.900 Comuni in tutta Italia (l’82%) coinvolgendo 54 milioni di cittadini. l contenitori in alluminio, dopo il riciclo in una delle Fonderie presenti sul territorio nazionale, rinascono a nuova vita per diventare oggetti che tutti i giorni utilizziamo: utensili da cucina, elementi d’arredo, parti di aerei o di automobili e tanto altro. Nell’ultimo anno abbiamo avviato al riciclo circa il 70% degli imballaggi in alluminio usati. Un ottimo risultato che consente, tra l’altro, un enorme risparmio di energia (fino al 95%) e materia.


QUALCHE CURIOSITÀ SULL’ALLUMINIO

In Italia si produce soltanto alluminio riciclato. Non esiste produzione da minerale, la bauxite.

Con l’equivalente di 800 lattine per bevande riciclate si produce una city bike in alluminio, proprio come la famosa Ricicletta® di CIAL.

Bastano 37 lattine per una moka da tre tazze e 640 lattine per un cerchione di auto.

Per ogni kg di alluminio riciclato si risparmiano 12 kg diCO 2.

Le aziende del comparto alluminio lavorano per ridurre l’utilizzo del materiale nella produzione degli imballaggi (la cd. Prevenzione). Basti pensare, ad esempio, che negli ultimi anni il peso della lattina per bevande è passato da 19 grammi a circa 13 grammi.

COSA RACCOGLIERE
  • LATTINE PER BEVANDE
  • VASCHETTE E VASSOI PER IL CIBO
  • PIATTI USA E GETTA IN ALLUMINIO
  • SCATOLETTE PER CARNE PESCE E LEGUMI
  • TUBETTI PER CREME, POMATE, PRODOTTI SANITARI E DELLA COSMETICA
  • BOMBOLETTE SPRAY
  • TAPPI E CHIUSURE
  • FOGLIO SOTTILE COME QUELLO DEL ROTOLO DA CUCINA O GLI INCARTI DEL CIOCCOLATO
ALCUNE SEMPLICI REGOLE
  • L’ALLUMINIO NON SI RACCOGLIE MAI DA SOLO MA SEMPRE CON GLI IMBALLAGGI IN ACCIAIO (RACCOLTA METALLI) E INSIEME ALLA PLASTICA E/O AL VETRO, DIPENDE DAL TERRITORIO DOVE SI RISIEDE. BASTA SEGUIRE LE INDICAZIONI DEL PROPRIO COMUNE.
  • NON SERVE SCIACQUARE I CONTENITORI PRIMA DI METTERLI IN RACCOLTA DIFFERENZIATA. BASTERA’ RIMUOVERE AL MEGLIO I RESIDUI DI CIBO O PRODOTTI. AI FINI DEL RICICLO GLI IMBALLAGGI IN ALLUMINIO VANNO BENE ANCHE SPORCHI PURCHE’ VUOTI.
  • COMPATTA E APPALLOTTOLA INSIEME I PEZZI PIU’ PICCOLI E MORBIDI DI ALLUMINIO, COME IL FOGLIO SOTTILE, I TAPPI E LE VASCHETTE. IN QUESTO MODO SI EVITERA’ LA DISPERSIONE.
CURIOSITÀ SU CARTA E CARTONE

Comieco è il Consorzio nazionale per il recupero e riciclo degli imballaggi in carta, cartone e cartoncino. Dalla sua nascita, nel1985, la sua finalità è garantire l’avvio a riciclo del materiale cellulosico raccolto attraverso i circuiti comunali di raccolta differenziata. Dal 1985 ad oggi, la percentuale di riciclo e recupero in Italia è passata dal 37% a circa il 90%: mediamente ogni minuto vengono riciclate 12 tonnellate di macero.
Al Consorzio aderiscono circa 3.300 imprese (dalle piattaforme di selezione, ai produttori, ai trasformatori) che rappresentano l’intera filiera cartaria italiana. In oltre 35 anni di attività, Comieco ha affiancato ai suoi compiti istituzionali una importante attività di sensibilizzazione dei cittadini italiani verso le tematiche ambientali in generale e la raccolta differenziata in particolare, promuovendo comportamenti sostenibili e
attenti all’ambiente.


QUALCHE CURIOSITÀ SULLA CARTA

Ogni anno in Italia si risparmiano emissioni di CO2, equivalenti al blocco del traffico su strada per una settimana.

Il 90% della carta, dei sacchetti, dei quotidiani e delle scatole è realizzato con materiale riciclato.

Per produrre la carta, l’industria cartaria europea utilizza la cellulosa proveniente dagli scarti degli alberi coltivati per la produzione di legno e promuove la gestione sostenibile delle coltivazioni arboree: per ogni albero tagliato ne vengono piantati 3.

COSA RACCOGLIERE
  • IMBALLAGGI IN CARTONE ONDULATO SEMPRE APPIATTITI
  • SCATOLE IN CARTA E CARTONCINO PER PASTA, RISO, BISCOTTI
  • SCATOLE PER L’IGIENE PERSONALE E DELLA CASA
  • SCATOLE PER SCARPE
  • SACCHETTI DI CARTA PULITI (ES. PANE, ORTOFRUTTA)
  • CARTONE DELLA PIZZA PULITO
  • QUADERNI E ALBUM DA DISEGNO
  • AGENDE
  • CALENDARI
  • GIORNALI, RIVISTE, FUMETTI
  • FOTOCOPIE
  • LIBRI (ma prima di buttare un libro pensa se puoi regalarlo a qualcuno)
ALCUNE SEMPLICI REGOLE
  • COSA NON BUTTARE NEL CONTENITORE DELLA CARTA
    1. Carta da forno
    2. Carta oleata, carta pergamena
    3. Carta da parati
    4. Carta sporca di cibo, colla o tutto ciò che non è carta (eventuali sacchetti in plastica o bioplastica)
    5. Scontrini
    6. Fazzoletti sporchi
    7. Polistirolo
    8. Copertine plastificate
    9. Carta chimica per fax o autocopiante

    *la carta sporca di cibo va conferita nell’organico
    *la carta sporca di grasso, solventi e vernici va conferita nell’indifferenziato **

CURIOSITÀ SULLA PLASTICA

Corepla è il Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclo e il recupero degli imballaggi in plastica. Con più di 2.500 imprese consorziate della filiera del packaging in plastica (produttori di materia prima o di imballaggi, utilizzatori che autoproducono i propri imballaggi e riciclatori), Corepla garantisce che gli imballaggi raccolti in modo differenziato dai cittadini siano avviati a riciclo e recupero con efficienza, efficacia ed economicità. È dal 1997 che assicuriamo il ritiro del materiale raccolto nel 96% dei Comuni italiani e la raccolta differenziata degli imballaggi in plastica ha raggiunto obiettivi di eccellenza a livello europeo sia in termini di quantità intercettate che di quantità avviate a riciclo. Pensate che negli ultimi 20 anni si è passati da meno di 2 kg pro capite ai quasi 25 di oggi!
Abbiamo a cuore il rapporto con le scuole perché il nostro è un lavoro prezioso e lo possiamo fare solo grazie alla collaborazione consapevole dei cittadini, a partire dagli studenti.


QUALCHE CURIOSITÁ SULLA PLASTICA

Grazie al riciclo e recupero degli imballaggi in plastica raccolti dagli Italiani, sono possibili ogni anno grandi risparmi, ecco degli esempi.
Materia prima vergine risparmiata: 520.000 ton, pari a 2 miliardi di bottiglie in PET da 1 litro
Emissioni di CO 2  eq evitate: 879.000 ton, pari alle emissioni prodotte da 1.017 voli A/R Roma-Tokyo
Energia elettrica prodotta: 42 GWh, pari al consumo annuo di energia elettrica di 15.555 famiglie
Energia termica prodotta: 86 GWh, pari al consumo annuo di gas naturale di circa 5.823 famiglie
Discarica evitata: 34.572.733 m 3 , pari a 36 volte il volume del Colosseo

COSA RACCOGLIERE
  • Bottiglie di acqua minerale, bibite, latte e olio
  • Flaconi e dispenser per detersivi, saponi e cosmetici
  • Contenitori per salse, creme e yogurt
  • Vaschette per alimenti, anche in polistirolo per carne, verdura, uova, gelati ecc.
  • Confezioni rigide o flessibili per alimenti come affettati e formaggi
  • Blister e involucri sagomati
  • Buste e sacchetti per pasta, caffè, patatine, caramelle, verdure e surgelati
  • Reti per frutta e verdura
  • Pellicole trasparenti
  • Sacchi per prodotti da giardinaggio, alimenti per animali e detersivi
  • Vasi da fiori e piantine utilizzati esclusivamente per la vendita e il trasporto
  • Materiali per la protezione e il trasporto delle merci: pellicole, pluriball, “chips” in polistirolo
  • Grucce appendiabito
  • Bicchieri monouso privi di residui *

* Le stoviglie biodegradabili e compostabili non vanno nella raccolta della plastica

ALCUNE SEMPLICI REGOLE
  • COSA NON VA NEL CONTENITORE DELLA PLASTICA

    • Giocattoli, palloni
    • Penne, pennarelli, evidenziatori, righelli ecc
    • Utensili da cucina, bacinelle e casalinghi vari, posate incluse
    • Ciabatte, scarpe, occhiali e loro custodia
    • CD, DVD, chiavette USB, mouse, cavetti del telefono (sono RAEE con circuito apposito)
    • Sedie, tavoli e altri complementi d’arredo
    • Siringhe, mascherine e altri dispositivi sanitari
    • Vasi, sottovasi, innaffiatoi, tubi da irrigazione

    ALCUNE SEMPLICI REGOLE

    Non occorre sciacquare gli imballaggi prima di inserirli nel cestino: basta svuotarli dei residui di cibo o altro.

    Gli imballaggi sono da conferire singolarmente, non uno dentro l’altro

    Le bottiglie in PET vanno schiacciate sul lato lungo, lasciando il tappo avvitato

CURIOSITÀ SUL VETRO

COREVE è il Consorzio responsabile del recupero e riciclo dei rifiuti d’imballaggio in vetro prodotti sul territorio nazionale. A fronte del ritiro del vetro proveniente dalla raccolta differenziata urbana, riconosce ai Comuni o ai Gestori del servizio, di oltre 9 cittadini su 10, un corrispettivo economico crescente al migliorare della quantità e dalla qualità dei rifiuti d’imballaggio raccolti (bottiglie e vasetti).
Il vetro, riciclabile al 100% e all’infinito, mantenendo sempre intatte le sue qualità originarie senza alcuna perdita di materia, rappresenta alla perfezione l’idea di economia circolare. Oltre il 76% di bottiglie e vasetti consumati in Italia è prodotto grazie al riciclo del vetro da raccolta differenziata, un vero e proprio giacimento urbano.


QUALCHE CURIOSITÁ SUL VETRO

  • Con 1kg di rottame di vetro si può produrre, all’infinito, 1kg di nuovi contenitori, risparmiando ogni volta 1,2 Kg di materie prime vergini.
  • Con il riciclo di 20 bottiglie di vetro si risparmia più dell'energia contenuta in un metro cubo di gas.
  • Con meno di 7 bottiglie riciclate si riducono le emissioni in atmosfera di un metro cubo di CO2.

Nel 2021 con il riciclo del vetro abbiamo risparmiato:

  • 412 milioni di m 3 di gas, pari al consumo annuale di una città da 1.6 milioni di abitanti;
  • 2,4 milioni di tonnellate di mancate emissioni di CO2, pari alle emissioni di 1,5 milioni di auto Euro 5 che percorrono 15.000 km;
  • 3,9 milioni di tonnellate di materie prime, pari a 2 volte il volume del Colosseo;
  • 400 milioni di Euro di mancati costi di smaltimento in discarica.
COSA RACCOGLIERE

Per una corretta raccolta differenziata è importante separare e raccogliere solo bottiglie e vasetti, svuotati di eventuali residui, senza tappo o altri accessori rimuovibili facilmente. Evitando, nel modo più assoluto, di gettare insieme al vetro anche borse o sacchetti, impiegati per il trasporto, la cui presenza comporta la perdita di enormi quantità di vetro altrimenti perfettamente riciclabile.

ALCUNE SEMPLICI REGOLE

E’ necessario prestare massima attenzione ai cosiddetti “falsi” amici del vetro, ovvero a quei materiali simili al vetro da imballaggio ma che hanno composizioni chimiche diverse, che vanno recuperati o smaltiti altrove.
I più insidiosi sono: il cristallo, il vetro borosilicato e la ceramica, che contengono sostanze estranee incompatibili (come il piombo, nel cristallo) o che fondono a temperature più alte (vetro borosilicato e ceramica).

Se mescolati al vetro da imballaggio, questi materiali rendono difettosi i contenitori rovinandone irrimediabilmente la produzione.

Ci sono poi altri “falsi amici” che spesso creano dubbi: lampade e lampadine, tubi al neon, specchi, monitor di TV e PC, lastre retinate e inerti vari; tutti rifiuti che non vanno mischiati al vetro da imballaggio, per non contaminarlo guastandone il riciclo, da gettare in altri circuiti dedicati.

CURIOSITÀ SULL'ACCIAIO

L’Acciaio fa parte della nostra vita quotidiana. Molte delle cose che ci circondano sono fatte in questo materiale e anche molte delle cose che mangiamo e beviamo sono conservate anche grazie ad imballaggi d’acciaio quali barattoli per pomodoro, piselli e fagioli, frutta sciroppata, scatolette per tonno, carne e cibo per animali; scatole per biscotti; latte per olio; bombolette spray; tappi a corona e coperchi per bottiglie e vasetti; fusti e secchielli. Una volta aperti ed usati, è importante che gli imballaggi d’acciaio vengano raccolti, seguendo le indicazioni del proprio comune di appartenenza, e avviati al riciclo per dar vita a nuovi prodotti senza sprecare materie prime e senza produrre inutile spazzatura e inquinamento.
RICREA è il consorzio che in Italia favorisce, promuove e agevola la raccolta e il riciclo degli imballaggi usati d’acciaio. Nato nel 1997, in 25 anni di attività riesce ad assicurare il riciclo di 7 imballaggi d’acciaio su 10 prodotti. Dal 2000 ad oggi RICREA ha garantito il riciclo di 7,5 milioni di tonnellate di imballaggi in acciaio, pari al peso di 800 Tour Eifflel. Gli imballaggi in acciaio sono riciclabili al 100% e all’infinito!
Per questo è fondamentale avviarli al riciclo attraverso la raccolta differenziata. Infatti tu differenzi salvando gli imballaggi d’acciaio dalla
discarica, il tuo comune attraverso il gestore del servizio li raccoglie e RICREA fa in modo che vengano avviati in acciaieria per essere fusi e
tornare nuovo acciaio. Una squadra vincente campione di Economia Circolare.


QUALCHE CURIOSITÁ SULL’ACCIAIO

COSA OTTENGO DAL RICICLO DEGLI IMBALLAGGI D’ACCIAIO:

  • ANCORE, BITTE, ELICHE PER NAVI
  • TELAI PER BICICLETTE
  • BINARI FERROVIARI
  • PARTI IN FERRO DI AUTOMOBILI, NAVI E TRENI
  • TRAVI E TONDO PER L’EDILIZIA
  • TOMBINI, PANCHINE E LAMPIONI RASTRELLIERE PER BICICLETTE…
COSA RACCOGLIERE
  • BARATTOLI PER CONSERVE
  • SCATOLETTE PER PRODOTTI ITTICI O CIBO PER ANIMALI
  • TAPPI CORONA E COPERCHI PER BOTTIGLIE E VASETTI
  • LATTE PER OLIO
  • BOMBOLETTE SPRAY
  • FUSTI E BARILI
  • FUSTINI E SECCHIELLI
ALCUNE SEMPLICI REGOLE
  • L’ACCIAIO NON SI RACCOGLIE MAI DA SOLO MA SEMPRE CON GLI IMBALLAGGI IN ALLUMINIO (RACCOLTA METALLI) E INSIEME ALLA PLASTICA E/O AL VETRO, DIPENDE DAL TERRITORIO DOVE SI RISIEDE. BASTA SEGUIRE LE INDICAZIONI DEL PROPRIO COMUNE
  • NON SERVE SCIACQUARE I CONTENITORI PRIMA DI METTERLI IN RACCOLTA DIFFERENZIATA. BASTERA’ RIMUOVERE AL MEGLIO I RESUIDUI DI CIBO O PRODOTTI. AI FINI DEL RICICLO GLI IMBALLAGGI IN ACCIAIO VANNO BENE ANCHE SPORCHI PURCHE’ VUOTI.
COSA SONO LE MATERIE PLASTICHE?

Con materie plastiche si intende comunemente un’ampia serie di materiali sintetici o semi-sintetici che vengono usati in una vasta gamma di applicazioni. Ovunque guardi, troverai materie plastiche. Usiamo prodotti in plastica per far sì che le nostre vite siano più pulite, semplici, sicure e piacevoli. Troviamo la plastica nell’abbigliamento che indossiamo, nelle case in cui viviamo, nelle auto con cui viaggiamo. I giocattoli con cui ci svaghiamo, gli schermi che guardiamo, gli strumenti tecnologici che usiamo e i dispositivi medici da cui traiamo beneficio… tutti contengono materie plastiche.

DA COSA DERIVA IL TERMINE PLASTICA?

Il termine “plastica” deriva dalla parola greca “plastikos”, che significa plastico ovvero adatto per essere modellato; questo si riferisce alla malleabilità del materiale durante la produzione, che può essere infatti fuso, stampato o estruso in una varietà di forme, tra cui pellicole, fibre, piastre, tubi, bottiglie e scatole e altro ancora.

COME SI REALIZZA LA PLASTICA?

Le materie plastiche sono realizzate con materiali naturali come la cellulosa, il carbone, il gas naturale, il sale e il petrolio attraverso un processo di polimerizzazione o policondensazione.

QUALI SONO GLI OGGETTI DI PLASTICA CHE VANNO NELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA?

Si può conferire nella RD della plastica tutto ciò che è un imballaggio. Qui di seguito un elenco dettagliato:

– Bottiglie (acqua, bibite, latte e succhi)
– Flaconi (detersivi, detergenti, shampoo, prodotti per l’igiene della persona e della casa in genere)
– Imballaggi flessibili sigillati automaticamente (biscotti, patatine, merendine)
– Vaschette, barattoli, tubetti e vasetti di qualsiasi forma e misura, realizzati in qualsiasi tipologia di plastica (polimero)
– Tanichette (acqua distillata)
– Piatti e bicchieri monouso in plastica. È importante assicurarsi che gli imballaggi non contengano residui evidenti del contenuto (ma se ben svuotati, non è necessario lavarli).

PIATTI E BICCHIERI DI PLASTICA SI POSSONO METTERE NEL CONTENITORE DELLA PLASTICA?i

Si, piatti e bicchieri possono essere conferiti nel contenitore della plastica anche sporchi, purché vuoti. Non possono essere conferite invece le posate di plastica, che dovranno perciò essere conferite nell’indifferenziata.

COME SI SCHIACCIA CORRETTAMENTE UNA BOTTIGLIA DI PLASTICA?

Per una virtuosa ed efficace raccolta differenziata, gli imballaggi conferiti devono essere possibilmente compressi. Questo permette infatti di contenere l’ingombro sia nei bidoni domestici (o nei cassonetti stradali) che nei camion che effettuano il servizio di raccolta cittadina.
Per quanto riguarda la bottiglia di plastica, in particolare, si consiglia di schiacciarla sul lato lungo per la sua corretta identificazione all’interno degli impianti di selezione, che si avvalgono di detettori ottici a raggi laser.

LE POSATE SI POSSONO CONFERIRE NELLA PLASTICA?

Attualmente le posate di plastica (coltelli, forchette, cucchiai, cucchiaini ecc.) non vengono raccolte insieme agli imballaggi; dovranno pertanto essere conferite nell’indifferenziata. La stessa modalità vale per bastoncini miscelatori e cannucce.

SI PUÒ USARE LA PLASTICA RICICLATA PER REALIZZARE CONTENITORI PER ALIMENTI?

Attualmente la plastica proveniente dal processo del riciclo può essere utilizzata solamente per alcune applicazioni e in percentuale definita; per la restante percentuale viene utilizzata materia vergine.
In via sperimentale per l’anno 2021, per le nuove bottiglie e vaschette in PET si potrà usare una percentuale minima di materiale vergine superiore al 50%.

LO SAPEVI CHE? CURIOSITA’ SULLA PLASTICA...

– Con 27 bottiglie di plastica (PET) si fa una coperta in pile
– Con 2 flaconi di plastica (HDPE) si fa un frisbee

–  Con 13 bottiglie di plastica si fa una maglia da calcio
– Serve un cestino porta mollette? basta 1 sola vaschetta del gelato!
– Con 7 vaschette portauova si può tenere accesa una lampadina da 60 Watt per un’ora e mezza.

DOVE CONFERIAMO GLI IMBALLAGGI IN PLASTICA BIODEGRADABILE E COMPOSTABILE?

Quando parliamo di plastica biodegradabile e compostabile – anche detta BIOPLASTICA – facciamo riferimento a materiali e a manufatti derivanti sia da fonti rinnovabili sia di origine fossile, la cui caratteristica principale è quella di essere biodegradabili e compostabili. La bioplastica viene conferita nel contenitore dell’umido/organico, così da poter tornare in natura sotto forma di prezioso compost, utile al terreno.

QUALE TIPO DI PLASTICA VIENE UTILIZZATA PER FARE LE BOTTIGLIE?

Il tipo di plastica utilizzato per la realizzazione delle bottiglie è il PET – Polietilene tereftalato.

COS’È L’ACCIAIO?

L’acciaio è una lega metallica costituita da ferro e carbonio, con contenuto di carbonio inferiore al 2,11 %. Il diverso contenuto di carbonio fa assumere all’acciaio proprietà meccaniche e tecno-logiche molto diverse. Se la percentuale di carbonio è compresa tra il 2,11 % e il 6,67% la lega metallica ottenuta è la ghisa. L’acciaio è un materiale permanente che si ricicla all’infinito. Il suo impiego è vasto e va dall’edilizia (travi e tondo per cemento armato), alla ferramenta (chiodi, viti, bulloni), all’arredo urbano (fontanelle, panchine, lampioni), al trasporto (automobili, biciclette, binari ferroviari), all’imballaggio (barattoli e scatolette o fusti)

QUALI TIPI DI CONTENITORI IN ACCIAIO SI POSSONO CONFERIRE NEL CONTENITORE DEI METALLI?

I contenitori d’acciaio si possono conferire nel contenitore dei metalli in due modi: Con la raccolta differenziata presso le nostre case oppure portandoli nelle isole ecologiche e sono:

  • Barattoli in acciaio per pomodoro, vegetali, frutta sciroppata
  • Scatolette (carne, pesce, cibo per animali, ecc.)
  • Latte per olio
  • Lattine
  • Scatole regalo per dolci e liquori
  • bombolette spray
  • tappi a corona
  • fusti
  • grucce metalliche
LA SCATOLETTA DI TONNO E IL BARATTOLO DEL POMODORO DI CHE MATERIALE SONO?

Le scatolette di tonno e i barattoli delle conserve del pomodoro o dei legumi sono di acciaio. Questo favorisce la conservazione a tal punto che molti prodotti si possono conservare fino a  5 anni da loro confezionamento.

QUALE E' STATO IL PRIMO IMBALLAGGIO IN ACCIAIO AD ESSERE PRODOTTO OLTRE 200 ANNI FA?

Il primo imballaggio ad essere prodotto in acciaio è stato il barattolo delle conserve vegetali. Veniva usato principalmente durante le lunghe traversate marittime.

I CONTENITORI D'ACCIAIO E DI ALLUMINIO NELLA DIFFERENZIATA VENGONO RACCOLTI INSIEME?

Si, inoltre solitamente non vengono raccolti da soli ma insieme alla plastica o al vetro. Verifica nel sito del tuo comune per scoprire dove vanno conferiti.

COSA SUCCEDE SE PASSO UNA CALAMITA SU UN IMBALLAGGIO DI ACCIAIO?

A differenza dell’alluminio se l’imballaggio è di acciaio verrà attratto dalla calamita; grazie a questo puoi riconoscere se un oggetto è di acciaio oppure no!

CHI HA INVENTATO GLI IMBALLAGGI IN ACCIAIO?

L’invenzione viene attribuita agli inglesi John Hall e Bryan Donkin che nel 1811 la brevettano, anche se è dimostrato tuttavia che fu il Francese Francois Appert ad inventarlo qualche anno prima, dimenticandosi però di brevettarlo.

COSA POSSO OTTENERE DAL RICICLO DEGLI IMBALLAGGI IN ACCIAIO?

Si possono ottenere migliaia di oggetti come ad esempio una chiave inglese, viti, bulloni , travi, altri materiali da ferramenta, panchine, freni a disco, telai di biciclette e molto altro ancora.

QUANTO TEMPO SI CONSERVA UN ALIMENTO CONFEZIONATO IN UNA SCATOLA O BARATTOLO D'ACCIAIO PER ALIMENTI?

In genere un alimento in barattolo può conservarsi fino a 5 ANNI.

PER QUANTE VOLTE SI PUO' RICICLARE UN IMBALLAGGIO D'ACCIAIO?

L’acciaio si ricicla al 100% e all’infinito! Grazie a questa caratteristica l’acciaio può avere infinite vite e infinite forme, riducendo sensibilmente l’inquinamento ambientale!

QUALI SONO I PREGI DI UNA SCATOLETTA O BARATTOLO D'ACCIAIO PER ALIMENTI?

L’acciaio è un materiale particolarmente adatto per la produzione di contenitori food e no-food, poiché riunisce in sé tante importanti qualità che garantiscono sicurezza, igiene e robustezza.

L’acciaio è:

Ermetico e impenetrabile – Protegge totalmente dalla luce, dall’aria, dall’umidità e dai microrganismi batterici: per questo è particolarmente adatto a contenere e conservare alimenti.

Inviolabile, resistente e robusto – Resistente alle sollecitazioni o manomissioni esterne, garantisce la massima protezione del contenuto nelle fasi di impilaggio, stoccaggio, movimentazione e trasporto con un notevole e positivo impatto sui costi.

Eco-compatibile – Riciclabile al 100% e infinite volte, per ottenere nuovo acciaio di ottima qualità che non perde le sue caratteristiche originali. Dopo il cemento, è il materiale più diffuso al mondo utilizzato dall’uomo e soprattutto il più riciclato.

Magnetico – Per questa peculiarità è facile da trattare nella raccolta, nella differenziazione e nell’avvio al riciclo rispetto a tutti gli altri rifiuti.

Facilmente serigrafabile – Offre un’ampia superficie serigrafabile, una caratteristica non trascurabile che lo rende parti-colarmente adatto alla personalizzazione. Facilita l’identificazione del prodotto con la massima efficacia e qualità della comunicazione su packaging.

COS’È L’ALLUMINIO?

L’ALLUMINIO è un metallo non ferroso ad altissima intensità energetica. In natura non si trova allo stato puro ma legato con altri elementi. Il minerale dal quale viene ricavato, mediante tecniche elettrolitiche, è la bauxite.

QUALE PERCENTUALE DI IMBALLAGGI IN ALLUMINIO E’ STATA AVVIATA AL RICICLO IN ITALIA NELL'ANNO 2019?

Nel corso del 2019 in Italia è stato avviato a riciclo il 70% dei rifiuti di imballaggio.

QUANTE LATTINE DI ALLUMINIO OCCORRONO PER...

Dall’equivalente di 800 lattine per bevande riciclate si ottiene una bicicletta, mentre bastano 37 lattine per fare una moka da 3 tazze; con 640 lattine invece si può realizzare 1 cerchione per auto e con 130 lattine si fa un monopattino. Infine bastano 3 lattine per un paio di occhiali da sole.

IN CHE PERIODO SONO STATE PRODOTTE LE PRIME LATTINE PER BEVANDE IN ALLUMINIO?

Risale alla metà degli anni ‘50 la prima lattina in alluminio usata per la birra. Esattamente era il 1958 quando l’alluminio cominciò ad essere utilizzato nella produzione delle lattine.
Il materiale fu ritenuto più pratico, igienico e leggero.

QUANDO SONO STATE PRODOTTE LE PRIME BOMBOLETTE SPRAY?

Le prime bombolette spray furono prodotte nel 1939 ed ebbero una grande diffusione durante la seconda guerra mondiale perché venivano utilizzate per nebulizzare l’insetticida.

QUALI SONO LE REGIONI ITALIANE CON LE MIGLIORI PERFORMANCE DI RACCOLTA DIFFERENZATA RIFERITE AL 2020?

La regione Veneto e Lombardia sono in testa alle classifiche già da diversi anni, ma in generale è tutto il nord italiano ad essere tra le zone virtuose della raccolta differenziata.
Esistono molti esempi virtuosi anche nel centro sud. Ad esempio la Regione Sardegna ha ottime performance di raccolta, così come parte della Campania e della Puglia.

A PROPOSITO DI RACCOLTA DIFFERENZIATA, GLI IMBALLAGGI IN ALLUMINIO VENGONO RACCOLTI SOLITAMENTE INSIEME AD ALTRI MATERIALI, QUALI?

Si, gli imballaggi in alluminio non vengono raccolti da soli ma sempre insieme all’acciaio e, a seconda del comune, alla plastica o al vetro. Verifica nel sito del tuo comune per scoprire dove vanno conferiti.

LA MOKA È UNO DEGLI OGGETTI IN ALLUMINIO PIU' CONOSCIUTI AL MONDO. CHI LA INVENTÒ?

La moka è la famosa caffettiera inventata dal piemontese Alfonso Bialetti nel 1933. Grazie alle sue sperimentazioni in officina, dove realizzava oggetti in alluminio, e a una profonda inventiva, Bialetti è riuscito a creare un oggetto senza tempo, ancora oggi presente in quasi tutte le case italiane.

QUALI OGGETTI DI ALLUMINIO CHE ABBIAMO IN CASA VANNO CORRETTAMENTE SEPARATI PERCHE' RICICLABILI?

Nella raccolta differenziata dell’alluminio, oltre alle più note lattine per bevande, vanno inseriti anche: vaschette e scatolette per il cibo, anche quelle per il cibo per animali, bombolette spray, tubetti per creme, conserve e prodotti sanitari e cosmetici, il foglio sottile come l’involucro del cioccolato e il rotolo da cucina, tappi, capsule e chiusure varie. Tutti questi imballaggi sono riciclabili al 100% e all’infinito.

QUANTA ENERGIA SI RISPARMIA RICICLANDO L’ALLUMINIO RISPETTO ALLA PRODUZIONE DAL MINERALE (LA BAUXITE)?

Un interessante contributo alla riduzione della CO₂e deriva dal riciclo dell’alluminio, che, come è ben noto permette di risparmiare il 95% dell’energia rispetto alla produzione di alluminio primario.

IN QUALI ANNI SI E’ COMINCIATO AD UTILIZZARE L’ ALLUMINIO PER AVVOLGERE LE TAVOLETTE DI CIOCCOLATO?

Nei primi anni del ‘900 si cominciò ad utilizzare il foglio di alluminio per avvolgere il cioccolato facendone mantenere così più a lungo la fragranza e la conservazione.

COS’É IL VETRO?

Il vetro è un materiale ottenuto tramite la solidificazione di un liquido non accompagnata dalla cristallizzazione. I vetri sono perciò solidi amorfi: materiali che si comportano come solidi ma con una struttura molecolare tipica dei liquidi. Per questo hanno una caratteristica che li rende unici: sono riciclabili al 100%, allinfinito, senza alcuna perdita di materia o altro scadimento di qualità.

Il vetro, grazie alla sua perfetta inerzia chimica (assenza di cessioni tra contenitore e contenuto), viene principalmente utilizzato come materiale da imballaggio (bottiglie e vasetti), nel settore delle costruzioni e dei trasporti (per trasparenza e resistenza meccanica), ma anche nella realizzazione di contenitori duso domestico come i casalinghi (vasi e bicchieri) o nella manifattura di elementi decorativi o darredo (oggettistica e lampadari). Alcuni derivati come lana di vetro, fibre di vetro e fibra ottica, vengono poi utilizzati nel campo aereospaziale, automobilistico, edile e informatico.

QUAL E' IL SETTORE NEL QUALE VIENE RICICLATO IL VETRO RECUPERATO CON LA RACCOLTA DIFFERENZIATA?

Il settore dove viene riciclato il vetro è in larga misura quello dorigine del rifiuto stesso, oggetto di raccolta differenziata, cioè nella produzione di nuovi imballaggi (bottiglie e vasetti). La raccolta differenziata alimenta quindi un modello di economia circolare perfetto, che rende più sostenibili i nostri consumi e il nostro stile di vita.

QUANTA ENERGIA SI RISPARMIA RICICLANDO IL VETRO RISPETTO A PRODURLO DA MATERIE PRIME VERGINI?

Sostituendo integralmente le materie prime vergini col rottame recuperato il risparmio energetico è all’incirca del 30%, rispetto all’utilizzo di materie prime vergini, perchè la fusione del rottame avviene a temperature più basse. Questo significa che, grazie al riciclo, si risparmia circa il 3% dell energia necessaria alla fusione del vetro ogni 10 punti percentuali (%) di rottame impiegato in sostituzione delle materie prime tradizionali (sabbia, soda, calcare, etc.,).

COSA SI PUO’ CONFERIRE NELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEL VETRO?

Per una corretta raccolta differenziata è importante separare e raccogliere solo bottiglie e vasetti, svuotati di eventuali residui, senza tappo o altri accessori rimuovibili facilmente. Evitando, nel modo più assoluto, di gettare insieme al vetro anche borse o sacchetti di plastica (o altro), impiegati per il trasporto, la cui presenza comporta la perdita di enormi quantità di vetro altrimenti perfettamente riciclabile. Inoltre, è necessario prestare massima attenzione ai cosiddetti “falsi” amici del vetro, ovvero a quei materiali simili al vetro da imballaggio ma che hanno composizioni chimiche diverse, che vanno recuperati o smaltiti altrove. I più insidiosi sono: il cristallo, la vetroceramica (pyrex) e la ceramica, che contengono sostanze estranee incompatibili (come il piombo, nel cristallo) o che fondono a temperature più alte (vetroceramica e ceramica). Se mescolati al vetro da imballaggio, questi materiali rendono difettosi i contenitori rovinandone irrimediabilmente la produzione. Ci sono poi altri “falsi amici” che spesso creano dubbi: lampade e lampadine, tubi al neon, specchi, monitor di TV e PC, lastre retinate e inerti vari; tutti rifiuti che non vanno mischiati al vetro da imballaggio, per non contaminarlo guastandone il riciclo, da gettare in altri circuiti dedicati (recupero nelle isole ecologiche tra i rifiuti elettrici e elettronici o tra gli inerti; oppure, per piccoli quantitativi, smaltiti nellindifferenziato).

QUAL É IL VETRO IMPIEGATO PER FARE IMBALLAGGI?

Il tipo di vetro utilizzato per fare gli imballaggi è il SODICO-CALCICO (dove sodio e calcio sono i componenti principali).

IL VETRO CON CUI SONO FATTE LE BOTTIGLIE RICICLATE E' DIVERSO DA QUELLE PRODOTTE CON MATERIE PRIME VERGINI?

No, mantiene le medesime qualità. Unico limite invalicabile è il colore: da rottame di vetro colorato non si può produrre vetro incolore. Per farlo, bisogna selezionare il rottame per colore allorigine (raccolta separata) oppure negli impianti di trattamento, a valle della differenziata.

QUANTI KG DI MATERIE PRIME VERGINI OCCORRONO PER FARE 100KG DI VETRO DA IMBALLAGGIO?

Per ottenere 100 kg di nuovo vetro da imballaggio ci vogliono circa 120 kg di materie prime vergini oppure bastariciclare 100 kg di rottame pronto al forno, recuperato grazie alla raccolta differenziata (con un risparmio di materia del 120%).

PERCHE' DOPO LA RACCOLTA DIFFERENZIATA IL VETRO CONFERITO VA TRATTATO E SELEZIONATO?

Il trattamento del vetro, che avviene negli impianti a ciò dedicati a valle della raccolta differenziata, è essenziale per eliminare le frazioni estranee e rendere il rottame così idoneo alla rifusione (riciclo).

QUANTI KG DI CO2 SI EVITANO PER OGNI TONNELLATA DI VETRO RICICLATO?

È  stato stimato che per ogni tonnellata di vetro riciclato in Italia si evitano CIRCA 800 KG di emissioni di CO2. In Europa la media è di circa 600 KG.

COS’É LA CARTA?

La carta è un materiale igroscopico, composto da materie prime soprattutto vegetali, unite per feltrazione ed essiccate. Si presenta nella forma di fogli sottili. Può essere arricchito da collanti, cariche minerali, coloranti e diversi additivi.

QUANTE TONNELLATE DI CARTA SI RICICLANO MEDIAMENTE OGNI MINUTO IN ITALIA?

E’ stato stimato che mediamente ogni minuto in Italia vengono riciclate 10 tonnellate.

QUANTI KG DI CARTA E CARTONE RACCOGLIE MEDIAMENTE OGNI ITALIANO IN UN ANNO?

La media per ogni cittadino è di 57,5 kg raccolti ogni anno.

QUAL È LA REGIONE ITALIANA PIÙ VIRTUOSA PER LA RACCOLTA DELLA CARTA?

La regione che risulta essere la più virtuosa è l’Emilia Romagna.

COSA FA LA PIATTAFORMA DI SELEZIONE?

La piattaforma di selezione separa carta e cartone riciclabili per tipologia e li divide da altri materiali che potrebbero creare problemi nel riciclo.

COSA METTI SOLITAMENTE NEI CASSONETTI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DELLA CARTA?

Nel cassonetto per la raccolta della carta vanno inseriti solo carta, cartone e cartoncino asciutti e puliti.

PER AUMENTARE LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DELLA CARTA DI UN KG AL MESE, OGNI CITTADINO DOVREBBE RACCOGLIERE IN PIÙ?

3 scatole della pasta, 2 sacchetti di carta, 1 portauovo, 1 quotidiano, 1 rivista

CHE COS’È UNA ”PRESSA PER LA CARTA”?

La pressa per la carta è una macchina che comprime la carta in balle per rendere più comodo il trasporto in cartiera.

CHE COS'E' UNO SPAPPOLATORE (IN INGLESE "PULPER")?

Uno spappolatore o pulper, è una macchina che separa le fibre della carta  sciogliendole in acqua.

CHE COS'E' UNA CARTIERA?

La cartiera è Il luogo dove avviene la produzione e il riciclo della carta.

QUANTE EMISSIONI DI CO2 SI EVITANO IN ITALIA IN UN ANNO GRAZIE AL RICICLO DI CARTA E CARTONE?

Se pensiamo al traffico giornaliero di auto e camion, ogni anno potremmo evitare di emettere anidride carbonica pari a 6 giorni e 6 notti senza traffico!

QUANTI IMBALLAGGI VENGONO RICICLATI N ITALIA TRA QUELLI PRODOTTI?

Circa l’86% degli imballaggi prodotti in italia vengono riciclati per ritornare a nuova vita.

CHE COSA AVVIENE ALLA CARTA NELLA CARTOTECNICA?

L’attività di una cartotecnica consiste nel colorare la carta, piegarla, incollarla, stamparla e fustellarla a seconda dell’uso.

CON COSA SI PRODUCE LA MAGGIOR PARTE DELLA CARTA “VERGINE”?

La carta vergine viene prodotta con legname ricavato dallo sfoltimento degli alberi e dai residui di altri settori industriali, come le segherie.

PER OGNI ALBERO ABBATTUTO QUANTI NE VENGONO RIPIANTATI?

In Europa la gestione sostenibile delle foreste fa sì che per un albero tagliato ne vengano piantati 3.

QUANTI KG DI IMBALLAGGIO IN CARTA, CARTONE E CARTONCINO UTILIZZA OGNUNO DI NOI IN UN ANNO?

 L’utilizzo stimato di carta, cartone e cartoncino pro capite è di circa 73 kg.

COME SI RICICLA IL CARTONE DELLA PIZZA?

Se è pulito va con la carta, se è sporco nella raccolta dell’umido o nell’indifferenziato; a tal proposito verifica sempre le indicazioni del tuo comune per il conferimento corretto.

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